Pesci e Piselli

“Pie', tu devi mangiare la robba bbuona” mi dice l’amico B, mentre io scarico mezzo chilo di pelmeni in una padella. “Sennò non ti tira il pesce.” Ci sono alcuni dei suoi argomenti di conversazione che ritornano con la regolarità di un treno giapponese. E sono sempre accompagnati da precisi toni di voce, espressioni e…

Quella volta che sono tornato a Mosca (ed erano passati due anni)

Non è la scritta “Moskva” che mi accoglie appena sceso dal treno, né l’odore della metro, né le luci di piazza Pushkin. È il davanzale della finestra nel giro scala del mio vecchio palazzo, dove passavamo ore a fumare e bere vino Italiano che in italia non lo userebbero nemmeno per farci un risotto. È…

Yerevan – Tbilisi

“Chiedigli se vuole un caffè” mi sibila il turista francese alle mie spalle. Il taxista Armeno sbadiglia ancora una volta, mentre il minivan sfreccia lungo la strada immersa nell’oscurità. Alla nostra destra ci sono le colline che ci separano dall’Azerbaijan, davanti a noi i fari illuminano chilometri di buche interrotte di tanto in tanto da…

Quella volta che sono stato ai bagni di Tbilisi

Entro nello spogliatoio dei bagni pubblici di Tbilisi accolto da una nube di fumo e odore di uovo marcio solforoso. Due azeri in tuta bevono te e consumano sigarette, mentre le pance mastodontiche di attempati signori georgiani ondeggiano sopra al pavimento ricoperto di orme umide e terriccio. L'azero mi guarda con un occhio grigio e…

Jason Bourne e il Patanegra

Il risveglio è la classica sveglia delle cinque, la fase rem che si sente improvvisamente un dito conficcato nel retto. Barcollo fino alla doccia, e so perfettamente che continuerò a barcollare fino all’aeroporto. Scese le scale lascio la valigia accanto alle poltrone vicino all’ascensore, circondate da lattine di birra vuote e mozziconi di sigaretta.  Passo…

Quella volta che sono uscito con un Caucasico in tuta

La macchina del caffè trita rumorosamente una manciata di semi e, con una magia che non ho ancora capito, li trasforma in deludente acqua sporca al gusto di caffeina. Il grande disagio dell’italiano all’estero, il grande disagio di scoprirsi uno stereotipo razziale. “Tutto bene?” Mi chiede il mio capo, facendomi un grattino sopra la nuca.…